Negli anni ’30, precisamente nel 1936, a Rimini, Pippo, il nostro moderno Arlecchino ha appena perso il lavoro e si ritrova depresso, senza soldi e senza la possibilità di poter mangiare. Ossessionato dal cibo, è disperato e comincia a cercare un nuovo mestiere; dopo vari tentativi accetta di lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni, potendo così raddoppiare il suo salario e i suoi pasti.
Uno è Rocco, un piccolo malvivente del Nord, ora a Rimini per riscuotere una notevole somma, dopo aver concluso un affare con Bartolo, padre della sua fidanzata Clarice; l’altro è Lodovico, anch’egli noto malfattore. Essere al servizio di due padroni, significherà per Pippo avere anche un doppio carico di lavoro; dovrà ricordare quali ordini e da chi gli verranno impartiti. Dopo un po’ di tempo, frequentando le due case, Pippo scoprirà che in realtà “Rocco”, sotto mentite spoglie, non è altro che la sua sorella gemella: Rachele.
Il vero Rocco, infatti, è stato ucciso dal fidanzato di Rachele, Lodovico (l’altro suo padrone). Destino vuole che questi, ricercato dalla polizia, sia nascosto a Rimini e stia aspettando di riunirsi a Rachele. Pippo, quindi, dovrà evitare che i suoi due padroni s’incontrino, al fine di scongiurare che ognuno di loro capisca che sta lavorando anche per qualcun altro…
SERVO PER DUE …….Lo spettacolo
Una riflessione diversa su un classico del teatro, Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, Servo per due (One Man, Two Guvnors) nell’adattamento del noto commediografo inglese Richard Bean riadattato nella versione italiana da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder, si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso e interagiscono con il pubblico. Ciò che ha reso (in Inghilterra) e renderà (in Italia – dove debutta per la prima volta) lo spettacolo un vero successo è la sua combinazione di commedia visiva e verbale. La musica sarà parte integrante dello spettacolo e verrà eseguita dal vivo dall’orchestra “Musica da Ripostiglio”, composta da quattro elementi che hanno curato anche gli arrangiamenti delle più note canzoni dell’epoca.
SERVO PER DUE ……. il progetto
Il progetto SERVO PER DUE nasce dall’incontro tra l’attore Pierfrancesco Favino e Marco Balsamo; desiderio comune era quello di realizzare un classico rivisitato in chiave moderna cui partecipassero gli attori del Gruppo Danny Rose. Le sinergie aumentarono perché nel progetto fu coinvolta anche la Compagnia Gli Ipocriti che, partendo dallo stesso intento – la rivisitazione di un classico in chiave moderna – aveva preventivato di realizzare, nella stagione teatrale 2013.14, una nuova produzione.
Si decise di mettere in scena ONE MAN, TWO GUVNORS di Richard Bean tratto da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni allestito al National Theatre di Londra dove stava riscuotendo un considerevole successo. Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli avrebbero curato la regia nonché la traduzione e l’adattamento del testo insieme a Marit Nissen e Simonetta Solder.
Nell’elaborazione del progetto si decise di realizzare alcuni laboratori cui avrebbero partecipato tutti gli attori del gruppo Danny Rose; dai primi di aprile, grazie alla disponibilità del Piccolo Jovinelli di Roma hanno avuto inizio i laboratori di Acrobatica condotto da Massimiliano Dezi, docente con esperienza trentennale specializzato nell’insegnamento per attori, danzatori ed atleti; Utilizzo della maschera con il Maestro Fabio Mangolini, pluripremiato e con esperienze di livello internazionale; Il Clown nella commedia dell’arte con Leris Colombaioni, ultimo discendente di una delle più antiche famiglie italiane di tradizione clownesca; Canto corale a cura del Maestro Gabriele Foschi. Nei mesi di giugno e luglio, presso la sala prove Fonderie del ‘900 di Roma, si sono svolti i laboratori di Movimenti e gesti coreografici con Fabrizio Angelini; Analisi del testo a cura di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli. Al termine dei laboratori (fine luglio 2013) è stato definito il cast (ventuno attori più quattro musicisti) che avrebbe partecipato al progetto; da metà settembre con l’inizio effettivo delle prove sono stati formati i due gruppi, di tredici elementi ciascuno, che si sarebbero alternati nel corso delle recite ad esclusione di Pierfrancesco Favino, Bruno Armando, Gianluca Bazzoli, Ugo Dighero, Diego Ribon ed i quattro musicisti che effettueranno tutta la tournée. L’intera attività di laboratorio e prove è stata documentata da Dominick Tambasco con riprese video e con foto da Fabio Lovino.
Ad ottobre la compagnia si è trasferita, grazie all’ospitalità concessa dal Teatro Pubblico Campano, al Teatro Comunale di Caserta dove era già pronta la scena ideata da Luigi Ferrigno ed i costumi ideati da Alessandro Lai realizzati in parte dalla Sartoria Partenopea in parte da un laboratorio attrezzato presso il teatro. La compagnia, dopo quasi un mese di prove, ha debuttato il 1° novembre 2013.