Nei giorni scorsi si è appreso di un episodio spiacevole che avrebbe coinvolto il rapper Moreno in Messico dopo una presunta lite con una collaboratrice la signora P. Oggi è lui stesso a spiegare la sua versione dei fatti con un post sulla sua pagina Facebook di cui riportiamo un estratto:
“A seguito della pubblicazione di alcune notizie false e gravemente lesive sia del mio onore di uomo che della mia immagine di artista, intendo chiarire questa assurda vicenda […]. La discussione è nata perché non ci siamo trovati all’appuntamento per andare in aeroporto. Ho sbagliato perché mi sono innervosito e sono volate parole di troppo. Dopo avermi offeso pesantemente, la Signora P. mi ha spinto, io mi sono aggrappato a lei e le ho afferrato una mano per non cadere. Era il giorno dell’attentato a Bruxelles, c’era molto nervosismo intorno a noi e i toni della discussione hanno attirato l’attenzione della polizia aeroportuale: siamo stati fermati e interrogati entrambi. Ho appreso solo dopo che era stata sporta una denuncia contro di me. Non sono mai stato portato in carcere e dopo un paio di ore eravamo in giro per l’aeroporto, cercando un volo che ci portasse a casa. Non avendolo trovato, ognuno di noi ha prenotato un diverso albergo. Ciononostante, la Signora P. mi ha chiesto di raggiungerla in camera, dandomi l’indirizzo del suo albergo (singolare che abbia invitato in camera il suo aggressore! Strano anche che, vedendomi arrivare, non abbia chiamato la polizia o che mi abbia aperto la porta della camera, no?). In albergo da lei abbiamo parlato e abbiamo fatto pace (almeno lo pensavo). Non ci sono state aggressioni, né violenze né occhi neri (come confermato dalla stessa P. che ha provato prima a far credere di avere un occhio incerottato dovendo poi ricorrere ad attribuire la benda ad una congiuntivite improvvisa). […] Chiarisco che – contrariamente da quanto da lei dichiarato nella copia del verbale del quale ho appena appreso l’esistenza – non è in corso con la Signora P. alcuna relazione sentimentale, come la stessa ha persino dichiarato. Ho dato mandato ai miei legali di tutelarmi in seguito a questo grave episodio di strumentale e studiata denigrazione nei miei confronti”.