Un viaggio nella musica per arrivare a capire meglio, come suona effettivamente l’Italia? i nostri costumi e la nostra politica, sono una paragonabili a sinfonia di verdi, o una canzone di Jovanotti?”.
Max Paiella, comico, imitatore, cantante e musicista, approda per la prima volta al Vittoria con uno one man show, uno spettacolo fatto di parole e musica e, soprattutto, di risate.
Paiella, noto al grande pubblico per la sua decennale partecipazione alla trasmissione radiofonica “Il ruggito del coniglio” in cui propone diversi personaggi comici, negli ultimi anni ha partecipato a numerose trasmissioni televisive su Mediaset (Maurizio Costanzo Show, Zelig) sulla Rai (Per un pugno di libri, Tintoria, Parla con me, Gazebo) sia su La 7 (The show must go off) affermandosi come imitatore sui generis proponendo personaggi molto apprezzati dal pubblico tra cui Augusto Minzolini, Alfonso Signorini, Maurizio Belpietro (nelle foto piccole), Fabrizio Cicchitto, Gigi D’Alessio, Enrico Letta, Niky Vendola, Barack Obama, Matteo Renzi il sindaco entrante Ignazio Marino e il sindaco uscente di Roma Gianni Alemanno.
Artista poliedrico, affianca alla carriera televisiva e teatrale quella di cantante con Renzo Arbore e i Swing Maniacs, The Rabbits: (Alfredo Agli, Francesco Redig De Campos, Attilio Di Giovanni) al Ruggito del coniglio , il gruppo che lo accompagna in questo spettacolo e i Jolly Rockers, accanto a Claudio Gregori, il Greg della coppia Lillo&Greg.
Quando parla un segretario di partito o mentre ascoltiamo l’enunciazione di un programma di governo, sembra di sentire un brano di free jazz. Viene da dire:- Che bravi!:- ma nessuno capisce che musica sia. Oppure durante una campagna elettorale assistiamo a discorsi simili a stornelli in dialetto dove ci sembra di capire tutto, ma la realtà della politica è assai diversa. Attraverso la musica possiamo affrontare tematiche misteriose nonché importanti interrogativi, Battiato ci confidava che presto sarebbe ritornata l’era del cinghiale bianco… e ci ha spiegato quali sono i desideri mitici di prostitute libiche…Se comprendiamo Battiato, possiamo arrivare a capire il significato dello spread, del rating e del default, in mezzo a voti di protesta, banche sbragate, tagli, consultazioni, formazioni di nuovo governo, aspiranti premier, e faccendieri in fuga alle Cayman.
Bennato diceva: Sono solo canzonette!
Ma sono proprio quelle canzonette che subiamo dalla mattina alla sera a confonderci. Attenzione quindi… potremmo ritrovarci un giorno a comunicare con le frasi delle canzonette che ascoltiamo con distrazione, o a cantare l’inno di un partito perché ci hanno messo dentro parole familiari… o, peggio ancora, a votare un governo fatto da cantanti!”.
dal 4 al 16 marzo 2014
TEATRO VITTORIA di Roma
Piazza Santa Maria Liberatrice, 10 00153 Roma